“Io sono rimasto molto impressionato dalla semplicità e dalla naturalezza con cui le persone che sono qui si sono mescolate, con molta apertura e questo riempie il cuore di speranza e ci fa capire che, nonostante il travaglio e la fatica che questo fenomeno massiccio dell’emigrazione ci sta imponendo, c’è la possibilità di un futuro nuovo. Se ci decidiamo a praticare un’accoglienza equilibrata, intelligente queste perone ringiovaniranno il cittadino europeo e anche milanese”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano Angelo Scola in visita all’oratorio Don Luigi della parrocchia Beata Vergine Assunta di Bruzzano che ha accolto e ospiterà 365 profughi. Insieme hanno pregato, accompagnati dalla voce di una giovane ragazza congolese che ha cantato una preghiera nella sua lingua, e poi hanno ricevuto la benedizione del cardinale. Infine, Scola ha visitato la struttura, soffermandosi nella stanza adibita a dormitorio e in quella adibita a mensa. A chi gli fa notare che, nonostante il numero elevato di persone accolte, non ci sono state proteste da parte dei residenti della zona, risponde:”a me non stupisce tanto perché il popolo ha dentro questo moto di compassione verso chi è nel bisogno. Se le cose sono proposte bene come è stato fatto qui, l’accoglienza diventa possibile e praticabile e allora nessuno trova motivo per resistere, se non nella paura, che peraltro è comprensibile, e nel pregiudizio”. Scola intanto ha annunciato che a novembre, quando compirà 75 anni, lascerà la guida della Diocesi di Milano.