La festa dell’unità del Pd che si è aperta ieri “avviene dopo la grande vittoria di Beppe Sala”. Così Pietro Bussolati, il segretario metropolitano del Pd, esordisce nel suo discorso allo spazio dibattiti Altiero Spinelli all’inaugurazione della festa che si svolge all’ex scalo di Porta Romana fino all’11 settembre. Il posto “non è stato scelto a caso: è un ex scalo ferroviario” e la scelta è stata fatta perché “c’è l’idea che gli scali saranno uno degli snodi nel progresso di questa città”, ha spiegato. Nel corso di 17 giorni “vedremo esponenti del m5s e del centrodestra” perché “siamo talmente forti che possiamo permetterci di confrontarci con tutti”. La sfida anche in questa festa che Bussolati ha definito “partigiana” è quella di “vincere il referendum costituzionale. Noi – ha detto – dobbiamo saper raccontare in queste due settimane quell’Italia migliore di cui dobbiamo sentirci parte. L’Italia che non si lamenta, che mette al centro i contenuti e si mette in gioco per il cambiamento”. Il segretario ha poi ribadito che è difficile parlare difesta in questi giorni difficili per l’Italia, per questo “riteniamo giusto sfruttare ogni singolo giorno di questa festa per raccogliere risorse economiche e prodotti per l’igiene personale e per i bambini colpiti dal terremoto. Sia il ristorante della festa che il bar danno la possibilità di partecipare all’iniziativa di slow food” e in ogni caso verrà allestito un punto di raccolta presso il desk dedicato alla stampa. Al termine dell’inaugurazione è subito partito il primo dibattito dedicato alla violenza sulle donne con Daria Colombo, Stefania Bariatti, Ilaria Cova, Roberto Cornelli, Valerio Pedroni, Silvia Sacchi e Maria Grazia Vera. La serata proseguirà alle 21 con un dibattito sul ‘governo del cambiamento’ a cui prenderà parte Ivan Scalfarotto allo sviluppo economico.