Al Mudec gratis per un anno

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La Collezione Permanente del Mudec, il Museo delle Culture inaugurato lo scorso 27 ottobre, potrà essere visitata con ingresso gratuito fino al 31 agosto 2017. La Giunta ha infatti deciso di prorogare la gratuità dell’ingresso per un altro anno, dopo il successo della sperimentazione per i primi dieci mesi di vita del Mudec.  La Collezione Permanente, che presenta una selezione del patrimonio etno-antropologico delle raccolte civiche, rappresenta il cuore del Museo con una selezione di oltre 200 preziose testimonianze di culture provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e centrale, Africa occidentale e centrale, Sud Est asiatico e Oceania, coprendo un arco cronologico che va dal 2000 a.C. (Perù preispanico) al Novecento. Considerata la grande affluenza durante questo primo periodo di attività, che ha visto 90mila ingressi alla Collezione, si vuole ora offrire al pubblico un’ulteriore occasione di conoscenza del patrimonio civico milanese, in parte allestito nella sezione permanente, in parte nello spazio ‘focus’ che ospita mostre temporanee.

In dialogo con le collezioni sono pensate le due esposizioni dell’autunno 2016 e 2017:

– la prima, intitolata “Le avventure di un esploratore. Antonio Raimondi e la scoperta del Perù”, ruota intorno alla figura di Antonio Raimondi che lasciò Milano nel 1848 per trasferirsi in Perù, dove fu promotore instancabile di ricerche geografiche, geologiche, archeologiche e naturalistiche che diedero corpo al primo nucleo di reperti precolombiani del Museo di Storia Naturale, oggi patrimonio del Museo delle Culture. La vicenda di Raimondi è oggetto di una ricostruzione attenta, come espressione di un interesse profondo verso le culture lontane che a Milano ha radici consolidate;

– la seconda esposizione, in programma nell’autunno 2017, presenta una straordinaria collezione di oggetti provenienti dall’Indonesia (Provincia Papua), che raccontano la cultura del popolo Asmat. Giunto a contatto con la civiltà occidentale solo nel XX secolo, questo popolo ha custodito sino ad oggi i tratti caratteristici della propria antica cultura, di cui saranno esposte in mostra significative testimonianze.

Opera di George Nuku.
Opera di George Nuku.

Già dal 1° settembre, in coerenza con l’identità del Museo quale centro di ricerca e luogo d’incontro delle diverse culture, il Mudec ospiterà George Nuku, l’artista di origine neozelandese di cultura maori che rileggerà in chiave contemporanea la tradizione scultorea del suo popolo, lavorando in residenza a Milano per tutto il mese. George Nuku, che è uno degli scultori più apprezzati nei musei etnografici di tutto il mondo – i suoi lavori sono infatti esposti al British Museum di Londra, al Musée du Quai Branly di Parigi e alla National Gallery of Australia di Canberra – realizzerà al Mudec le sue opere in plexiglas, seguendo la tecnica dell’intaglio e le forme tradizionali maori: una sintesi tra la cultura maori e il fascino di un materiale del tutto contemporaneo come il plexiglass (in collaborazione con Kartell Museo). È già aperta, e si chiuderà il 22 agosto, la call rivolta ad artisti e designer per partecipare gratuitamente a una giornata di workshop presso il Mudec e dialogare così con l’artista, apprendendo da lui le specificità dell’intaglio della cultura maori reinterpretato con nuovi materiali. Per info e iscrizioni alla call https://www.facebook.com/events/260678777649445/.

MUDEC HOMO SAPIENS
Homo Sapiens

La collaborazione con il partner del Mudec, 24Ore Cultura, si è concretizzato in un importante progetto che abiterà gli spazi del Museo a partire dal prossimo 30 settembre: la mostra “Homo sapiens. Le nuove storie dell’evoluzione umana”, che racconterà al pubblico il percorso di nascita e di diffusione della nostra specie nell’intero pianeta e il modo in cui l’uomo è riuscito a produrre un caleidoscopio di diversità culturali e linguistiche. La collaborazione tra i curatori della mostra e lo staff scientifico del Mudec ha portato ad arricchire il percorso espositivo con trentasei oggetti delle collezioni civiche, alcuni dei quali mostrati al pubblico in questa occasione per la prima volta.

L’attenzione ai linguaggi dell’arte moderna e contemporanea internazionale e alle contaminazioni sempre più fertili tra le culture si manifesta anche nella proposta delle grandi esposizioni temporanee allestite nelle sale del Museo, prodotte da 24OreCultura: da “Joan Mirò, la forza della materia”, ampia selezione di opere realizzate tra il 1931 e il 1981 dal grande artista catalano, visitabile ancora fino all’11 settembre; alla personale dedicata a Jean-Michel Basquiat, protagonista della scena artistica americana e mondiale degli anni ’80, che sarà inaugurata il prossimo 28 ottobre, nel giorno del primo compleanno del Museo.

Basquiat-Procession-1986
Basquiat-Procession-1986

Dal 28 ottobre 2015 sono stati staccati complessivamente oltre 420mila biglietti per visitare la Collezione e le mostre temporanee allestite al Mudec.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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