Questa mattina la Procura di Varese ha reso nota la chiusura delle indagini preliminari su presunte irregolarità nei bilanci della Provincia di Varese relative al 2012. Risultano indagate quattro persone, all’epoca dirigenti e membri del collegio dei revisori dei conti dell’ente, ed è stimato un danno erariale quantificabile in oltre 34,8 milioni di euro. Nel comunicato della GdF è ricostruito in maniera dettagliata il meccanismo con il quale venivano messe a bilancio “somme effettivamente mai escosse”, creando così “entrate fittizie” per avere un bilancio in attivo. Nello specifico venivano gonfiate le entrate della quota provinciale del bollo auto regionale e dell’ imposta dell’assicurazione R.C. veicoli a motore e per le trascrizioni al P.R.A. per far risultare il bilancio in attivo. «Le notizie che arrivano oggi dalla Guardia di Finanza non ci sorprendono – dichiara il capogruppo di maggioranza del Partito democratico in provincia di Varese Paolo Bertocchi – ma confermano quanto da noi segnalato alla Procura della Repubblica di Varese e alla Corte dei conti subito dopo il nostro insediamento a Villa Recalcati. Le Fiamme gialle hanno accertato un danno erariale di quasi 35 milioni di euro, che sommati al mancato stanziamento dei 12 milioni di euro dovuti alla spending review, producono i quasi 50 milioni di disavanzo denunciati da noi lo scorso anno. Stiamo davvero parlando di cifre enormi, mostruose”.
“La magistratura verificherà singolarmente tutte le responsabilità penali e contabili – continua l’esponente del Pd -, ma è già evidente, e pesa come un macigno, la responsabilità politica della Lega Nord, che si è rivelata incapace di gestire i soldi pubblici dei cittadini. “