Sono 58 i cittadini che hanno scelto di fare a Milano nel mese di agosto i personal shopper per gli anziani soli. Insegnanti e professionisti. Uomini e donne in pari numero. Età media 40 anni. A parte un gruppo di una decina di affezionati che si era già reso disponibile in passato, per tutti gli altri si tratta della prima volta e per alcuni anche della prima esperienza di volontariato in assoluto.
Dal 1 agosto al 3 settembre i personal shopper della Caritas Ambrosiana consegneranno i pasti preparati dall’azienda di ristorazione del Comune di Milano nelle abitazioni di anziani del decanato di Zara indicati dai Servizi sociali. Ma non solo. Si metteranno a disposizione per acquistare medicine, offrire un passaggio dal medico o all’ambulatorio, uscire per una passeggiata al parco.
Ad esempio, domenica 7 agosto, accompagneranno gli anziani al Refettorio Ambrosiano, la mensa solidale del quartiere, dove Caritas Ambrosiana ha organizzato un pranzo di condivisione. Esperienza che ripeteranno anche la domenica successiva, quando sempre al Refettorio, si festeggerà il Ferragosto con animazioni nel pomeriggio proposte da giovani volontari.
Conquistandosi poco alla volta le fiducia delle persone, spesso in situazioni molto difficili, i personal shopper diventeranno un punto di riferimento e anche forse un po’ degli amici.
«Si tratta di un’esperienza gratificante per chi riceve l’aiuto ma anche per chi lo offre. È poi un gesto semplice, concreto, anche se carico di significato. Agosto è un mese perfetto per cominciare un’esperienza di volontariato, perché i ritmi della città rallentano e chi resta a casa, può trovare più facilmente il tempo per gli altri e riscoprire il gusto dei rapporti umani. Chi inizia così poi capita che continui, chiedendoci la possibilità di impegnarsi in altri servizi durante il resto dell’anno, o ritornando l’estate successiva», spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.
Il servizio è promosso da Caritas Ambrosiana in collaborazione con il Comune dal 2000. In 16 anni sono stati 700 i milanesi che hanno scelto di dedicare gratuitamente qualche settimana o qualche giorno a questa attività.