Sala-Parisi, scintille su sicurezza e migranti

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Scintille tra Beppe Sala e Stefano Parisi, i due candidati sindaco di Milano che andranno al ballottaggio domenica 19 giugno. Ieri sera al faccia a faccia in onda su SkyTg24 i due sfidanti si sono scontrati su diversi temi, a partire dalla sicurezza e immigrazione

“Parisi si lamenta – ha detto Sala – ma dovrebbe chiamare il suo amico Alfano: se i migranti arrivano qua è perché c’è qualcuno che li manda. Noi con la nostra generosità facciamo la nostra parte”. “Il mio amico Alfano, come dice lui – la replica di Parisi – è ministro del governo di Renzi che è venuto a dire che quella dei profughi non è un’emergenza”.

Per quanto riguarda la sicurezza, bisogna porre ”grande attenzione” a questo tema ma “è sbagliato fare dell’insicurezza un vessillo”, ha ribadito Sala, spiegando che ”noi siamo uomini della speranza non della paura”. ”Bisogna rimettere il presidio nel territorio perchè i vigili di quartiere sono stati tolti”. “E’ una bugia che ripete molte volte, basta balle. Quanti sono i vigili di quartiere e quanti erano, lo sa?”, ha chiesto Sala. ”Com’erano organizzati allora non ci sono più, caro Beppe – ha risposto Parisi – quel presidio di persone riconosciute nei quartieri non c’è più”. ‘Quindi non lo sa”, ha chiuso Sala.

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