Censura per omofobia il paladino dei gay, Facebook torna indietro

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Risolta in poche ore la paradossale censura di Facebook che ha bloccato il profilo di Luca Paladini, ex portavoce dei Sentinelli, alfiere dei diritti Lgbt, per “omofobia”. Colpa di un commento ironico nel quale compare la parola “frocio”. Paladini, candidato in consiglio comunale a Milano con la lista SinistraXMilano, racconta la vicenda: “Facebook mi ha interdetto per 30 giorni dall’utilizzo del mio profilo personale e della mia pagina pubblica sul socialnetwork per…omofobia! Una situazione paradossale che, se non fossimo a poche ore dal voto, potrebbe far pensare a una barzelletta e che invece può rappresentare un serio danno al rush finale della mia campagna elettorale e del mio supporto alla candidatura a sindaco di Beppe Sala. I gestori di Facebook hanno attuato il blocco in quanto colpevole di aver utilizzato un termine omofobo in un post, per l’esattezza “frocio”. Peccato che ho utilizzato quel termine in chiave palesemente ironica, proprio denunciando la becera omofobia della proposta da parte di Regione Lombardia di istituire il cosiddetto numero verde “antigender”, e allegando infatti al post anche l’articolo di Repubblica di oggi sulla vicenda”. Il profilo di Paladini – come comunica lui stesso proprio su Facebook – si è risolto in poche ore grazie alla risonanza mediatica.

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