Spazio Oberdan resterà luogo dedicato all’arte del cinema. La Giunta comunale ha infatti approvato le linee guida per la sottoscrizione dell’accordo tra Comune di Milano, Città Metropolitana e Fondazione Cineteca Italiana, che garantirà fino al 31 dicembre 2019 la salvaguardia della funzione pubblica e culturale dello Spazio Oberdan. Come molti quotidiani hanno già riportato, Palazzo Marino ha infatti salvato lo Spazio Oberdan dall’alienazione decisa dalla Città Metropolitana, proprietaria del palazzo in stile Liberty di Porta Venezia, separando il destino del piano terra, dove si trovano la sala cinematografica e il foyer, da quello degli altri piani dell’edificio. L’Amministrazione comunale ha così concesso il cambio di destinazione d’uso – chiesto dall’ente proprietario per poter procedere alla vendita dell’immobile, non più necessario alle nuove funzioni della Città Metropolitana – per le sole porzioni destinate ad uffici amministrativi e sale espositive dei piani superiori. In questo modo la sala cinematografica, con 191 posti a sedere e una media di 800 proiezioni annuali, continuerà ad essere parte fondante del panorama culturale milanese. Le attività saranno così di esclusivo appannaggio della Cineteca, mentre i muri rimangono di proprietà della Città Metropolitana di Milano, a cui Cineteca dovrà corrispondere un canone di 33mila euro l’anno, in ragione delle finalità pubbliche della sua attività, in cambio della disponibilità dei locali (sala di proiezione, foyer e locali accessori); resteranno a carico di Città metropolitana la manutenzione straordinaria e le spese condominiali. Il Comune invece collaborerà con la Fondazione per la realizzazione di manifestazioni, incontri, rassegne e festival legati alla promozione del cinema di qualità e del cinema indipendente, sostenendo le attività con un contributo annuale non superiore a 70mila euro all’anno e a condizione che la Fondazione sia in regola con il pagamento del canone. Per parte sua, Fondazione Cineteca dovrà farsi carico, oltre che del pagamento di tutte le utenze, dell’attività di curatela della programmazione e della conduzione dello Spazio, garantendo la continuità della sua funzione storica in coerenza con la propria natura giuridica di ‘fondazione privata di interesse pubblico; dovrà assicurare al pubblico una programmazione continuativa e dovrà promuovere la diffusione e la conoscenza della storia del cinema, del cinema d’autore e di quello indipendente, anche attraverso la valorizzazione del proprio straordinario archivio; dovrà assicurare la propria collaborazione nella realizzazione di eventi, incontri, rassegne e progetti culturali proposti dal Comune di Milano; dovrà assicurare prezzi contenuti per l’ingresso ai propri appuntamenti e ideare forme di tesseramento e di fidelizzazione per il pubblico; dovrà infine assicurare al Comune la disponibilità gratuita delle sale dello Spazio Oberdan per 20 giorni all’anno, mentre l’utilizzo libero del foyer di Spazio Oberdan dovrà essere garantito al Comune per 60 giorni all’anno.