A vuotare il sacco è stato il batterista Mick Brown, intervistato da Mitch Lafon per il podcast “One On One”.

“Wild” Mick è sempre stato il motore e anche l’irriducibile lingua lunga della famosa formazione hair metal losangelina, ma per ora non sono arrivate smentite alle sue sparate, il che farebbe ben sperare in un vero e proprio ritorno della formazione classica dei DOKKEN. Don Dokken, George Lynch, Jeff Pilson e Mick Brown, i fantastici quattro del grande successo con album come “Tooth & Nail” e “Under Lock and Key”, torneranno insieme.

“Ci sono delle trattative in corso per un tour dei Dokken in line up originale in Giappone, previsto a fine 2016”, è la rivelazione scottante di Mick che sta facendo il giro del web. “Non sarà facile riunirci ma se la cosa andrà in porto, beh a quel punto che senso avrebbe fermarsi lì? Un passo per volta, ok, so bene come siamo fatti, e proprio per questo so anche che quei sei concerti potrebbero diventare l’inizio di una nuova storia. Fissati quelli, beh, sarà molto più semplice prendere in considerazione un nuovo futuro insieme…, l’appetito, si sa, vien mangiando! Nulla è confermato, ma ecco ci sono ottime probabilità questa volta… vediamo che succede. L’attesa mi rende fiducioso, in fondo se la risposta fosse un no secco e categorico, non sarebbero nemmeno partite le trattative…”.

Come dargli torto… anche se non sono mai stati un segreto i continui dissapori in seno al gruppo, in particolare tra Dokken e Lynch: Certe persone non cambiano. Le acredini tra di noi risalgono alla notte dei tempi, ci sono sempre state e sempre ci saranno, eppure non ci hanno impedito di costruire una carriera e raggiungere il successo. I momenti brutti non mi mancano per niente e ripensare a quelli mi rende titubante. Non è facile sopportare certe situazioni recidive per tanti anni. Però allo stesso modo mi mancano i momenti belli, cazzo eravamo una grande band! Io e Jeff siamo combattuti, ne parlavamo proprio di recente: ‘Oddio, siamo proprio sicuri di volerci ricacciare in quel ginepraio con quei due?! Meglio piuttosto gettarsi tra le braccia di Freddy Krueger!’”, aggiunge Mick ridendo di gusto, tanto per sdrammatizzare un po’. “Non è che siano poi cambiati quei due invecchiando eh, anzi! Non so cosa aspettarmi da tutto questo, ma quanto meno ho tanta voglia di riprovarci. Abbiamo fatto grandi cose insieme, pensa di cosa avremmo potuto essere capaci se solo avessimo trovato anche un’armonia. Il nostro manager ce lo ripeteva ogni giorno: “Quanto mi fate incazzare! Non lo meritate il vostro successo perché non lo sapete apprezzare e pensate solo a fare i capricci!”.

DOKKEN + Freddy Krueger Nightmare

Pare che Mick e Jeff negli anni si siano resi diverse volte promotori di una riappacificazione tra Don e George, “talmente tante”, continua Mick, “che ad un certo punto arrivi a chiederti: ma ne varrà davvero la pena? Perché ti logora dentro sbattere continuamente la testa contro un muro! E allora devi prendere una decisione definitiva: o dentro o fuori! Non è mai stata una passeggiata di piacere e non lo sarà neanche questa volta, ma almeno oggi si è aperto uno spiraglio“. Nel 2011, i tre ex Dokken senza Don si riunirono sotto il monicker T&N (Tooth and Nail) incidendo anche un album che più dokkeniano non si può, “Slave To The Empire”, un titolo che di per sé era già tutto un programma…

E qui sta il vero nocciolo della questione: Brown ammette candidamente che a spingere i Dokken nella giusta direzione questa volta non siano state né le migliori intenzioni né una motivazione creativaAmmetiamolo una volta per tutte, devo essere onesto con voi e con me stesso: la cifra che ci hanno messo sul piatto per il reunion tour giapponese è di quelle che non si possono rifiutare! Non è la motivazione più giusta a muoverci oggi, lo so, però se può essere la scintilla perfetta per farci tornare la voglia di suonare assieme perché no? Ben venga, doppiamente!”.

Niente romanticismo dunque, per ora… ma non si può avere sempre tutto no?!

Della formazione attuale dei Dokken fanno parte ufficialmente Jon Levin alla chitarra e Chris McCarvil al basso, oltre naturalmente a Don e Mick, i quali però non sono più soci alla pari pur essendo entrambi membri originali: “Ad un certo punto la band è rimasta in mano solo a me e Don, eppure mi sono visto costretto a cedere le mie quote al Capo… Costretto da me stesso, sia chiaro! Costretto dal buon senso… Mi sono reso conto di avere a che fare con un protagonista nato, uno che non è proprio capace di condividere nulla con nessuno: perché allora tenere duro, farmi il sangue amaro e continuare a combattere contro i mulini a vento? Io volevo solo suonare e gli ho detto chiaro: ‘comprati le mie quote Don!’. Avendo lui una spiccata indole al comando era giusto così, io voglio solo suonare! Almeno ora il Capo è uno solo e questo senz’altro aiuta. Se lui dice sì è sì, se dice no è no. Non sarà mai più come una volta, visto però come sono andate le cose, questo a mio parere può essere soltanto un toccasana! Il nome Dokken appartiene solo e soltanto a Don. Io lavoro per lui, come tutti gli altri che gli girano e gli gireranno attorno, punto e basta. Palla al centro, che si fa? Giochiamo? Ora Don sa di essere il Boss supremo e indiscusso: lui incassa, lui firma gli assegni per noi e lui decide i contratti e questo credo che sia sufficientemente appagante per il suo smisurato ego da Primadonna… ripeto, a questo punto credo ci siano forti possibilità di rivederci tutti insieme ora”.

Ma quale potrebbe essere oggi l’appeal di una reunion dei Dokken in termini di affluenza ai concerti? “Non saprei… di certo quello dei Dokken è un nome molto conosciuto e altisonante, se faremo un disco con la formazione classica, allora sì che il progetto potrà effettivamente fare la differenza. La nostra intesa artistica, quella combustione creativa dei quattro originali non hanno mai avuto pari in termini di qualità come di vendite per noi”.

…E Mr Dokken che ne pensa di tutto questo?

In una recente intervista col Washington Times, Don si è così espresso: “Reunion? Giappone 1995: io e George torniamo insieme su di un palco e tutto ricomincia daccapo, la storia si ripete nel bene e nel male. Eccolo lì che suona dando le spalle al pubblico, un suo gesto che mi ha sempre mandato in bestia… come mi irrita che, mentre io parlo col pubblico, lui armeggi di continuo su amplificatore e chitarra facendo un casino mostruoso. Lynch è un disturbatore nato, ce l’ha nell’animo, ma è senza dubbio anche un chitarrista di enorme talento. Lui non ha mai digerito che la band portasse il mio nome, è questa la chiave di tutto… Me lo ha detto chiaro più di una volta indicando incazzato il backdrop sul palco e dicendo ‘quello è il vero problema!!!’, alludendo a me e al mio nome che poi è lo stesso della band. Più chiaro di così…”.

I Dokken si sono riuniti per l’ultima volta (finora) il 29 Novembre 2009 sul palco dell’House of Blues di Anaheim, in California. Anche in quell’occasione la rimpatriata della line up classica è durata il tempo di un’illusione

Di fatto però è dal 2010 che si vocifera insistentemente di reunion in casa DOKKEN, chissà che questa possa essere davvero la volta buona!

Senza dimenticare che i Dokken sarebbero anche gli headliners perfetti per il nostrano Frontiers Rock Festival 4… che ne dite?

Per Linea Rock è pollice su!!!

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