Stefano Parisi e Matteo Salvini divisi dalle unioni civili. Il leader leghista, subito l’approvazione della legge, ha detto che i sindaci del Carroccio non celebreranno unioni civili ma il candidato sindaco del centrodestra di Milano ha subito marcato la distanza: “E’ il sindaco che comanda – ha detto – e a Milano rispetteremo la legalità”. “Se ci saranno molti voti per la Lega – replica Salvini – Parisi non potrà non tenere conto dei nostri suggerimenti”. L’ex sindaco Gabriele Albertini interviene a sostegno dell’amico Parisi e dice: “I sindaci non possono fare obiezione di coscienza”. Intanto lo sfidante di centrosinistra, Beppe Sala, attacca: “Il progetto moderato di Parisi è fallito e affonda sotto le dichiarazioni incivili e fuori tempo di Salvini. Vi immaginate cosa succederebbe se si passasse dalla campagna elettorale all’amministrazione della città?”