“Panorama solleva una surreale questione di incompatibilità della mia candidatura, come chiarito rapidamente da fonti governative”: lo scrive Beppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra a Milano, rispondendo all’articolo del settimanale in edicola domani. Per Sala, “ciò che conta qui non è il merito, ridicolo peraltro, della vicenda” ma “conta l’atteggiamento di una certa stampa militante cui anche Panorama finisce per accodarsi”. “Con il vicedirettore Maurizio Tortorella candidato insieme a Stefano Parisi – spiega Sala -, il fu glorioso settimanale si presta ad una meschina provocazione, spiegabile solo con la volontà di non vedere i problemi politici del candidato protetto, che vanno dai nomi in lista di personaggi dal chiaro stampo razzista al tentativo, peraltro fallito, di candidare condannati in via definitiva. Per non parlare poi – conclude Sala – del disastro nazionale di una coalizione di centro destra divisa su tutto e ormai allo sbando. Sarà il buon senso dei milanesi a fare giustizia di queste miserie”. Panorama sostiene che Sala non è candidabile perché non avrebbe mai protocollato le dimissioni da commissario di Expo 2015. Secondo il settimanale, Sala risulta essersi dimesso solo da amministratore delegato della società. Contesta la ricostruzione di Panorama anche lo staff di Sala affermando che “le dimissioni inviate al cda di Expo lo hanno fatto automaticamente decadere anche da commissario”.