Progettavano attentati da compiere in Italia, con un’attenzione particolare a Roma i 6 arrestati per terrorismo. Emerge dalle intercettazioni nell’ambito dell’operazione anti terrorismo condotta dai Ros dei carabinieri e dalla Digos in diverse province lombarde. “Caro fratello Abderrahim, ti mando (…) il poema bomba (…) ascolta lo sceicco e colpisci”. E’ questo il contenuto di una registrazione mandata via WhatsApp a Abderrahim Moutaharrik, l’italiano di origini marocchine arrestato stamani a Lecco. Il messaggio incita al martirio e a compiere attentatati nei Paesi in cui il destinatario si trova, quindi l’Italia. I desinatari delle 6 misure di custodia cautelare sono una coppia residente nel lecchese, pronta a partire per la jihad insieme ai figli di 2 e 4 anni, una coppia di Bulciago, lei italiana e lui marocchino sparita nel febbraio 2015 insieme ai figli, un marocchino residente nel varesotto fratello di un foreign fighters partito per la Siria e una parente, che si è adoperata per mettere in contatto gli aspiranti combattenti. Ecco i nomi dei destinatari dell’ ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Milano Manuela Cannavale: Mohamed Koraichi, nato in Marocco il 26 febbraio 1985 e residente a Bulciago (Lecco) e la moglie Alice Brignoli nata a Erba il 13 dicembre 1977. La coppia è latitante e per inquirenti e investigatori si trova con i tre figli di 6, 4 e 2 anni, come ha spiegato in conferenza stampa Romanelli, “nel territorio dell’organizzazione terroristica Stato Islamico”. E’ invece stata arrestata a Baveno, in provincia di Verbania, Wafa Koraichi, nata in Marocco il 17 aprile 1992 e sorella di Mohamed. Sono stati fermati anche Abderrahim Moutaharrik, cittadino italiano di origini marocchine, campione di pugilato in Svizzera, nato il 23 giugno 1988 e residente a Lecco, e sua moglie Salma Bencharki, anche lei nata in Marocco il 15 marzo 1990. Infine è finito in carcere Abderrahmane Khachia, nato in Marocco il 2 maggio 1993 e residente a Brunello (Varese).