Nonostante tutti gli sforzi messi in campo, in Lombardia il numero degli infortuni, anche mortali, sul lavoro, si conferma un dato significativo e preoccupante. Da gennaio a oggi sono state 14.924 le denunce di infortuni (erano 15.194 nel 2015) e ben 7 le morti sul lavoro (erano 10 tra gennaio e marzo 2015). C’è ancora molta strada fare, dunque, sul fronte della cultura della prevenzione, della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, sostengono Cgil, Cisl e Uil Lombardia, alla vigilia della giornata mondiale della sicurezza promossa dall’Ilo per il 28 aprile. Il tema dell’edizione 2016 è la lotta alle sostanze cancerogene, contro la diffusione dei tumori professionali e per sollecitare una rapida approvazione del Piano nazionale Amianto. Dai dati della Regione Lombardia emerge che anche nel 2015 industria, costruzioni e agricoltura sono stati i settori più rischio: 38 dei 44 decessi (16 industria, 12 costruzioni e 10 agricoltura). Cgil, Cisl, Uil Lombardia sollecitano l’impegno dell’assessorato al Welfare, alla verifica dello stato di attuazione del piano quinquennale regionale su salute e sicurezza 2014-2018 ed un necessario confronto tra le parti sociali sulla sua applicazione. Sul fronte dell’amianto, in Lombardia si assiste ad una vera e propria emergenza, con 86 siti contaminati, il 33% della presenza totale di amianto in Italia. Solo di coperture in cemento-amianto si stimano circa 3 milioni di metri cubi. “Il problema amianto non è solo una questione che riguarda i lavoratori ex esposti, ma tutta la popolazione – affermano Cgil, Cisl e Uil Lombardia -. Manca però un vero e proprio censimento, se si escludono le coperture, per le quali c’è una mappatura ancora non completa. Altro aspetto rilevante, a proposito di amianto, riguarda le discariche. Tra quelle messe sotto sequestro e quelle mancanti, in Lombardia non ci sono sufficienti discariche pronte per il conferimento dei materiali contenenti amianto. Al momento il grosso del materiale derivante dalle bonifiche va in Germania, che però sta esaurendo la capienza”. Il sindacato confederale in Lombardia ha da tempo avanzato proposte concrete per supportare e migliorare gli interventi a tutela dei cittadini e di bonifica delle aree. Tante e in diverse direzioni: nuova sorveglianza sanitaria, riassetto legislativo regionale, informazione e formazione di soggetti intermedi e della popolazione, sostegno alla ricerca scientifica, costituzione di una cabina di regia regionale. Cgil Cisl e Uil sollecitiamo l’assessorato all’ambiente a convocare un tavolo con la presenza di tutti i soggetti coinvolti. – (italianetworknews.com)