Schianto aereo nel Pirellone, commemorate le vittime

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Sono passati tanti anni dalla tragedia dello schianto aereo contro Palazzo Pirelli, ma non si sono affievoliti la memoria e l’affetto per Alessandra e Annamaria, come testimonia la partecipazione numerosa e la grande commozione di questo momento. E’ fortemente aumentata e cresciuta la consapevolezza del grande messaggio e dell’eredità che entrambe ci hanno lasciato con il loro sacrificio. Anche da eventi così drammatici, è possibile trarre elementi di positività, che ci aiutano a superare e vincere il dolore e tramutarlo in testimonianza concreta di vita, all’insegna di un forte senso di responsabilità e attaccamento al proprio dovere”
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele  Cattaneo intervenendo alla cerimonia in ricordo di Alessandra Santonocito e Annamaria Rapetti, le due avvocatesse dipendenti di Regione Lombardia che persero la vita il 18 aprile di quattordici anni fa in seguito allo schianto di un velivolo contro il grattacielo Pirelli. Erano presenti anche il Vice Presidente della Giunta regionale Fabrizio Sala, la Consigliera Segretaria dell’Ufficio di Presidenza Daniela Maronie alcuni Assessori regionali.

Al 26° piano di Palazzo Pirelli, denominato “Piano della Memoria”, dove una targa ricorda Alessandra e Annamaria, è stato deposto un cesto di fiori: la cerimonia è stata preceduta in Sala Pirelli dalla celebrazione della S. Messa in suffragio presieduta da don Carlo Casati. Hanno partecipato anche i familiari di Annamaria Rapetti (mamma Ernesta, il figlio Francesco e il fratello Gianni) e la sopravvissuta Rosangela Capuzzolo: non hanno potuto essere presenti per l’età avanzata i genitori di Alessandra Santonocito.

La tragedia di Palazzo Pirelli accadde il 18 aprile 2002, quando un Piper si schiantò contro l’edificio. Annamaria Rapetti, 40 anni, originaria di Lodi, ma monzese d’adozione, lavorava dal 1993 all’ufficio legale della Regione. Esempio di grande professionalità era anche la collega Alessandra Santonocito, 39 anni, milanese. Oltre alle due avvocatesse, al lavoro nel loro ufficio al momento dell’impatto, il 18 aprile morì anche il conduttore del velivolo. I feriti furono una settantina.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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