Il muro austriaco minaccia i trasporti

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Il ‘muro’ che nelle intenzioni dell’Austria dovrebbe bloccare gli immigrati potrebbe significare “un conto salatissimo anche per la mobilita’ e il commercio italiano”. Ne e’ convinto l’assessore regionale  alle Infrastrutture e Mobilita’ Alessandro Sorte, che ha risposto all’appello di Paolo Ugge’, segretario di Conftrasporto-Confcommercio, confermando il rischio di 170 milioni di euro perdite per il sistema delle relazioni e della logistica italiana. “Il rischio paventato da Confcommercio – spiega Sorte – e’ diventato in questi giorni piu’ concreto. Infatti il Governo austriaco starebbe gia’ erigendo quel ‘muro’ che, nelle intenzioni dell’Austria, dovrebbe bloccare gli immigrati ma in realta’ incide in maniera significativa anche sui trasporti e il commercio italiano”. Il vero problema, secondo Sorte e’ “l’inerzia del Governo italiano che ci ha portato a queste conseguenze”. Infatti “gli sbarchi in Italia – aggiunge – sono
destinati a crescere con l’arrivo dell’estate. L’Italia non ha mai voluto affrontare seriamente il problema, barricandosi dietro giustificazioni umanitarie. Ma cosa offre l’Italia a gente che lascia il proprio Paese per trovare un futuro migliore
(i rifugiati dei Paesi in guerra sono la minima parte) e dopo aver subito il ricatto dei trafficanti di uomini, si ritrova in un campo con le sbarre alle finestre? Scontiamo l’incapacita’ del Governo italiano nel fare valere i propri diritti in campo internazionale”. Ora a pagare potrebbero essere anche le societa’ della logistica e dei trasporti, costrette “a perdere giorni e giorni di lavoro, perche’ un Paese come l’Austria, per proteggersi dall’invasione dei migranti irregolari, si vede costretto a costruisce l’ennesimo muro”. (Lnwes)

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