“In questi giorni diversi sindaci lombardi sono stati destinatari di alcune comunicazioni da parte di Poste italiane – denuncia il presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti – in merito alla riduzione del servizio agli utenti negli uffici dei loro comuni. Tali riduzioni di servizio riguardano la contrazione dell’orario di apertura degli sportelli o la dilazione dei termini di consegna della corrispondenza. Queste decisioni sono purtroppo state prese unilateralmente da Poste Italiane, senza una previa interlocuzione con i Comuni, sulle cui comunità si scaricano ora le scelte aziendali”. “L’iniziativa unilaterale dell’azienda è in evidente contrasto con l’intesa a cui si era giunti rispetto alle attività di concertazione su eventuali nuovi provvedimenti riorganizzativi dell’attività degli uffici postali periferici – aggiunge Scanagatti – ancora una volta vengono quindi messi in discussione servizi fondamentali per la cittadinanza, che devono essere garantiti quotidianamente a tutti, cittadini e imprese. Come Anci Lombardia chiediamo quindi la tempestiva riconvocazione del tavolo regionale di confronto con Poste Italiane al fine di individuare soluzioni concordate alle problematiche lamentate dai comuni”.