Con il le giornate di apertura straordinaria di alcuni monumenti e beni artistici, durante il fine settimana delle “Giornate di Primavera” del Fai, il sistema economico ha beneficiato di un indotto diffuso di più di 45 milioni di Euro in tutta Italia. Si tratta di una stima elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, a partire da alcuni luoghi dell’arte straordinariamente aperti durante la XXIV edizione dell’iniziativa del Fai, monumenti e beni culturali legati al territorio, capaci di attirare flussi turistici e quindi di generare indotto sull’economia locale.
Complessivamente, per i 900 beni considerati, l’indotto diffuso è stato stimato in oltre 45 milioni di Euro, principalmente distribuiti tra ristorazione (19,6 milioni di Euro), shopping (18,6 milioni di Euro) e trasporti (5,7 milioni di Euro).
Considerando solo l’indotto generato per i beni artistici aperti ai visitatori in Lombardia, il ritorno economico stimato ammonta a 12,6 milioni di Euro, di cui 2 milioni di Euro a Milano, circa 400.000 Euro a Tremezzina per Villa Balbaniello e un indotto diffuso di 250mila Euro generato da chi ha visitato Palazzo Tosio a Brescia.
è quanto emerge da stime ed elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat, Ciset, Registro Imprese.