Clochard morto in via Lattanzio, il Comune contro la proprietà

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“Quanto avvenuto in via Lattanzio è drammatico. Stiamo valutando un’azione legale e la costituzione di parte civile da parte del Comune di Milano in relazione a possibili responsabilità colpose e danno morale nei confronti della proprietà dello stabile. Le azioni legali saranno fondamentali anche per evidenziare le criticità per l’incolumità dei cittadini in conseguenza dell’abbandono dello stabile”. Così Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale. “Tutto quanto era in nostro potere fare è stato intrapreso – ha spiegato Granelli – contro la proprietà privata dell’edificio oggetto di un’intricata vicenda che inizia nel 2010 quando il palazzo, un cantiere in costruzione, è stato abbandonato. Da allora sono avvenuti numerosi passaggi di proprietà, fallimenti e sentenze. Nel 2012 il Comune d’intesa con il Consiglio di Zona si è attivato per risolvere la situazione. Sono state numerose e perentorie le sollecitazioni alle proprietà fino all’ultima sentenza del Tribunale fallimentare dello scorso 2 febbraio quando, dietro richiesta scritta da parte mia e del collega Alessandro Balducci, assessore all’Urbanistica, i giudici hanno determinato la responsabilità del proprietario. E’ stato quindi possibile inviare un’ordinanza contingibile e urgente per ragioni igienico sanitarie e sicurezza a questa società che però si è resa irreperibile. Lo scorso 1 marzo abbiamo pubblicato sull’Albo pretorio l’intimazione della messa in sicurezza immediata. Cui seguirà, una volta trascorsi i tempi legali che lo consentono, l’intervento diretto dell’Amministrazione. La tragedia di oggi dimostra quanto sia fondamentale rafforzare i poteri di intervento pubblici per agire più efficacemente contro i proprietari di edifici abbandonati all’incuria”.

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