Welfare Ambrosiano, sanità accessibile e case a canone concordato

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Sono più di 2000 le famiglie della cosiddetta area grigia aiutate attraverso un sostegno non assistenziale ma responsabile come conferma il motto della Fondazione “Ti aiutiamo ad aiutarti”. Quattro anni di welfare innovativo e sussidiario che ha visto lanciare progetti a favore delle famiglie milanesi in temporanea difficoltà economica e sociale che ha consentito di erogare con le diverse attività oltre 8 milioni di euro, oltre a contribuire alla nascita e al sostegno di 80 nuovi progetti d’impresa. Le ultime iniziative promosse dalla Fondazione: una mutualità sanitaria complementare economicamente accessibile a tutti i lavoratori e i cittadini  e l’Agenzia Sociale per la Locazione per promuovere il canone concordato. La Fondazione è un esempio di collaborazione tra Istituzioni pubbliche e privato sociale capace di valorizzare facendo Rete le realtà che a Milano si occupano di welfare.

Se ne è parlato oggi al Convegno organizzato dalla Fondazione Welfare Ambrosiano presso la Camera di Commercio di Milano in via Meravigli 9/b dalle ore 10 alle 13. All’incontro, moderato da Dario Di Vico, hanno partecipato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, i soci fondatori: il Comune con il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore alle Politiche per il lavoro e sviluppo economico Cristina Tajani, la Camera di Commercio di Milano con il suo Presidente Carlo Sangalli e Cgil/Cisl/Uil milanesi con i tre Segretari Generali Massimo Bonini, Danilo Galvagni e Danilo Margaritella.

“L’esperienza realizzata dalla Fondazione Welfare Ambrosiano è un’interessante esempio di intervento nel campo del welfare ispirato al principio della sussidiarietà e che punta, nel contempo, sulla partecipazione attiva delle persone in difficoltà che beneficiano del sostegno” così il Ministro alle Politiche del Lavoro e della Politiche Sociali, Giuliano Poletti che prosegue “Il nostro obiettivo è di garantire a tutti i cittadini una vita dignitosa. Per questo abbiamo delineato un Piano nazionale per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale, che conta sulle risorse stanziate in un fondo nazionale strutturale, ed uno specifico disegno di legge delega. Si tratta di un intervento che prevede misure che attribuiscono un ruolo importante proprio alla collaborazione tra pubblico e privato sociale e all’attivazione responsabile delle persone che saranno prese in carico dai servizi sociali per farle uscire dalla loro condizione di difficoltà. Sotto questo profilo, l’attività della Fondazione è sicuramente coerente con la nostra impostazione”.

“La Fondazione Welfare Ambrosiano lavora sul territorio e aiuta chi ha più bisogno in questi anni di crisi economica. Oggi – afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia – la Fondazione è una realtà unica, un modello di Welfare di comunità capace di unire Istituzioni pubbliche e del privato sociale, diventando un’esperienza di riferimento a livello nazionale. Il Welfare per essere realmente efficace non deve limitarsi a fronteggiare le emergenze, ma deve guardare al futuro e alla dignità delle persone, al loro riscatto personale. Il Welfare deve essere anche motore dello sviluppo economico”.

“In questi primi quattro anni di attività – ha commentato l’assessore alle Politiche per il lavoro e sviluppo economico Cristina Tajani – la Fondazione Welfare, nata dalla cooperazione tra istituzioni diverse e organizzazioni sindacali, ha operato per sostenere lavoratori e cittadini in difficoltà attraverso lo strumento del microcredito, un modello di intervento che si è rivelato particolarmente indicato per rispondere alle esigenze dei cittadini colpiti dalla crisi e come incentivo allo sviluppo economico e sociale del territorio. Quest’anno siamo anche riusciti a sostenere 7 idee imprenditoriali sviluppate da giovani under 35 e abbiamo erogato 3 prestiti d’onore per sostenere gli allievi meritevoli iscritti ai corsi dell’Accademia alla Scala, che si aggiungono ai 22 già concessi tra il 2013 e il 2014. Un’iniziativa concreta per permettere anche ai giovani che versano in condizioni economiche svantaggiate di avere accesso a un percorso formativo di prestigio internazionale”.

“La Fondazione – spiega Romano Guerinoni Direttore Generale di Fondazione Welfare Ambrosiano – ha dimostrato in questi quattro anni che le istituzioni e il privato sociale possono dare un sostegno alle famiglie né ricche né povere che normalmente sono escluse dall’assistenza pubblica. Lo abbiamo fatto creando rete con le realtà già presenti a Milano ed evitando inutili sovrapposizioni”.

Nel corso della mattinata sono state illustrate le storie dei soggetti che grazie a Fondazione Welfare, in questi quattro anni, hanno avuto accesso  gli anticipi alla Cassa Integrazione e alle risorse necessarie per l’avvio di progetti  di autoimprenditorialità oltre ad azioni mirate al sostegno del  Microcredito per i soggetti non bancabili.

“La Camera di commercio con il Comune di Milano sostiene con convinzione una iniziativa di grande rilevanza come la Fondazione Welfare Ambrosiano. Siamo convinti che sia una risposta efficace e sussidiaria ai problemi legati al reddito che tante famiglie milanesi devono affrontare. Un ambito importante – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – è quello del sostegno alle piccole imprese e all’autoimprenditorialità sempre più diffusa. Attraverso le iniziative della Fondazione Welfare anche molti imprenditori hanno avuto nuove opportunità per ritrovare la via della crescita. È bene che le istituzioni siano ancora unite per offrire un aiuto non assistenziale che può essere determinante per superare un momento di crisi”.

Tra le storie raccontate, quella della madre single costretta a vendere l’unico immobile di sua proprietà per appianare i debiti frutto di una complessa situazione personale e professionale pregressa. Persona attiva, determinata e ottimista, con il supporto di FWA sta costruendo un nuovo futuro per lei e suo figlio. Le sue competenze professionali, il microcredito e l’accompagnamento all’autoimprenditorialità hanno dato vita ad una start up che seleziona e commercializza le migliori produzioni agroalimentari.

A seguire, l’esperienza della studentessa ammessa tra i primi sette al test d’ingresso alla facoltà di medicina, che grazie al microcredito di FWA ha potuto pagare le tasse universitarie e i libri del primo anno. E che oggi, anche grazie alle borse di studio ottenute, è al quarto anno di medicina e si prepara per la specializzazione in cardiochirurgia. Si può continuare con la storia di Andrea e della sua famiglia, sostenuti dalla Fondazione quando un’improvvisa malattia ha messo a dura prova il reddito famigliare, o con l’esperienza di Chiara & Chiara e la loro pasticceria.

Durante la tavola rotonda si sono analizzate le caratteristiche di questa particolare esperienza e il lavoro svolto in questi primi quattro anni. Inoltre è stata certificata la volontà dei soci fondatori di continuare questa esperienza che può diventare modello di analoghe iniziative di welfare locale. La presenza dello stesso Ministro Poletti ha consentito di verificare se a livello nazionale un modello come quello milanese è valorizzabile ed esportabile.

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