“Il pumminale” anticipa il nuovo album di Vinicio Capossela “Canzoni della Cupa”.

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A cinque anni di distanza dall’ultimo disco, torna Vinicio Capossela. Il 4 Marzo esce il doppio album “CANZONI DELLA CUPA” , un’opera in cui l’artista esplora quel territorio giacimento di culture, racconti e canti che hanno ispirato il suo ultimo romanzo, “Il Paese dei Coppoloni”.
“Canzoni della Cupa” è composto da due lati, Polvere e Ombra.
Il lato della Polvere è fatto di canzoni esposte al secco, al lavorio della polvere, dalla terra in cui affondano le radici questi canti. Il lato in Ombra è quello dei presagi e dell’inconscio, degli uccelli che volano la notte, del racconto che desta meraviglia e inquietudine.
Da questo lato d’Ombra appare un’anticipazione estratta dal doppio album, “IL PUMMINALE”, dal nome che la cultura popolare dava all’antico Licantropo, il cane mannaro, che misura guardando alla luna l’ampiezza della sua solitudine. “Il Pumminale” è ispirato a una delle doppie anime dell’uomo che la cultura popolare – dove più labile era il confine tra Realtà e mondo della Verità – ci ha abituato a conoscere. Un mondo in cui non c’è distinzione netta tra umano e animale, in cui tutta la natura è espressione della divinità e per questo inconoscibile, se non con l’esperienza diretta.
Da oggi, Venerdì 29 Gennaio, è online sul canale YouTube ufficiale di Vinicio Capossela (https://www.youtube.com/user/viniciocapossela) il video del brano, un vero e proprio corto girato in Irpinia dal regista americano Lech Kowalski, figura di culto della scena cinematografica underground. Alla pubblicazione del disco seguirà un lungo tour in tutta Italia, le cui date saranno annunciatela prossima settimana.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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