Shoah, bandiere a mezz’asta al Pirellone

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Bandiere a mezz’asta a Palazzo Pirelli, come deciso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, per la celebrazione del Giorno della memoria che in Italia e nel Mondo ricorda le vittime dell’Olocausto e la Shoah.

“Dobbiamo continuare a ricordare e non solo oggi 27 gennaio, ma tutti i giorni – ha detto la Vice Presidente Sara Valmaggi, che ha rappresentato il Consiglio alla cerimonia organizzata dal Comune di Milano alla Casa della Memoria- e questo luogo è stato realizzato proprio per tenere vivo ogni giorno dell’anno la tragedia della Shoah. Essere qui oggi testimonia la volontà delle Istituzioni di difendere i valori di tolleranza, civiltà, rispetto delle differenze e democrazia sui cui si fonda il nostro Paese”. Nel corso del semplice ma significativo evento sono state proiettate le testimonianze di chi ha vissuto direttamente e indirettamente la deportazione e la resistenza antifascista. La Vice presidente in precedenza aveva partecipato anche alla consegna delle medaglie d’onore in Prefettura.

Alla cerimonia all’Auditorium “Testori” di Palazzo Lombardia, nel corso della quale è stato proiettato il film di Alberto Caviglia “Pecore in erba”, è invece intervenuto a rappresentare il Consiglio il Vice Presidente Fabrizio Cecchetti. Al dibattito, che ne è seguito, hanno partecipato anche il Consigliere regionale Fabio Pizzul, presenti Ferruccio de Bortoli e Ricardo Franco Levi.
“A nome di tutto il Consiglio regionale della Lombardia – ha detto Cecchetti – voglio interpretare questa Giornata come occasione per ribadire la nostra responsabilità nel portare avanti ogni giorno l’impegno nella difesa dei valori della democrazia e per la dignità della vita umana, affinché orribili pagine di storia come l’Olocausto non abbiano più a ripetersi”.

“Il Consiglio regionale della Lombardia -è il pensiero del Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo, in questi giorni a Bruxelles per impegni promossi dal Comitato delle Regioni- non vuole dimenticare quanto accaduto perché, attraverso la conoscenza e la memoria di quella follia collettiva che ha prodotto l’abominio dell’olocausto, l’ideologia non possa mai più levate la sua mano contro altri uomini. La convivenza pacifica e il rispetto della vita umana sono valori che dobbiamo difendere e riconoscere ogni giorno: la nostra comunità e le nostre istituzioni sappiano sempre esserne custodi tenaci e instancabili”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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