“Apprendiamo dalla stampa che al Pirellone starebbero studiando una proposta per assumere i 195 collaboratori attualmente in forza ai gruppi consiliari. L’operazione sarebbe in relazione alla modifica costituzionale già approvata in senato che, al suo interno, prevede anche l’azzeramento dei contributi attualmente previsti per i gruppi politici delle Regioni. Risorse utilizzate dai diversi gruppi consiliari lombardi per pagare anche 195 persone con diverse tipologie contrattuali tutti legati alla durata della singola legislatura regionale. In Consiglio si starebbe cercando una soluzione per evitare il loro licenziamento, peccato che venga però ventilata l’ipotesi di una legge regionale che li faccia transitare nei ruoli del Consiglio Regionale bypassando le regole delle assunzioni nel pubblico impiego – cioè attraverso i concorsi – che discendono dalla stessa Carta Costituzionale. Ci auguriamo che non sia così per il bene degli stessi lavoratori. Una assunzione in violazione delle norme di legge che regolano il rapporto di lavoro nel pubblico impiego e della stessa Costituzione della Repubblica renderebbe “nulla” la loro assunzione con il rischio di scatenare anche un contenzioso.Ad oggi infatti non ci risulta che una legge regionale, neanche in Lombardia, abbia il potere di superare la Costituzione della Repubblica” così interviene la Cgil.