Giovani in cerca di fortuna all’estero

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Sono 45mila gli under 40 che nel 2014 hanno lasciato l’Italia e trasferito la propria residenza all’estero, chi per cercare fortuna, chi per inseguire un lavoro, una passione o una nuova carriera. Immigrati, expat, foreign professionists con meno di 40 anni rappresentano la metà circa del totale dei trasferimenti di residenza che gli italiani hanno registrato nel corso del 2014 (circa 90mila trasferimenti, in aumento rispetto al 2012 del 30,7%). Per i giovani, si tratta in pratica di 3,3 trasferiti all’estero ogni mille under 40, in aumento del 34,3%. Milano è prima con quasi 3.300 cambi di residenza verso l’estero effettuati da italiani nella fascia d’età compresa tra 18 e 39 anni, seguita, per numeri assoluti, da Roma (2.949), Napoli (1.885) e Torino (1.653). Se prendiamo in considerazione però i trasferimenti degli italiani all’estero in rapporto al totale dei residenti italiani under 40, si parte di più da Bolzano, Imperia, Trieste, Pavia e Como. Città, a parte l’universitaria Pavia, di confine, dove l’emigrazione di “corto raggio” è più immediata. Foggia, Taranto e Caserta le province dove il rapporto è più basso: meno di 2 ogni mille under 40 hanno trasferito la propria residenza all’estero. Emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat. I principali Paesi di destinazione Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, Stati Uniti e Spagna sono i principali Paesi di destinazione per gli italiani under 40 che hanno trasferito nel 2014 la propria residenza all’estero. Emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat.

La crescita in due anni dei trasferimenti all’estero per gli italiani under 40 è del 34,3%. In numeri assoluti si tratta di oltre 11mila trasferimenti in più. Si registrano elevate differenze a Roma (863 trasferimenti in più rispetto al 2012), Palermo (829), Napoli (757) e Milano (451). Diminuiscono invece i trasferimenti in due anni a Belluno, Rimini, Vibo Valentia, Vercelli, Potenza, Novara e Verbano–Cusio-Ossola. Emerge da elaborazioni dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat.

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