Smog, blocchi e polemiche: Pisapia attacca

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“In queste ore si susseguono dichiarazioni e commenti sulla presunta inutilitá del blocco della circolazione. Forse queste persone che per la prima volta oggi fanno sentire la propria voce su un tema importante – e che di certo non riguarda solo Milano, ma tutta Italia – come quello dell’inquinamento, non sanno che in quattro anni questa Amministrazione ha messo in campo politiche di sostenibilità e misure strutturali che hanno consentito di migliorare in maniera significativa la qualità dell’aria in città. Tanto che il 2015, nonostante la situazione sfavorevole attuale, sarà comunque il 4° anno migliore da quando si rilevano i dati dell’aria (2002). Il blocco della circolazione è una misura emergenziale che va a sommarsi all’impegno serio e costante del Comune di Milano, che in questi anni è stato lasciato a combattere da solo proprio da tutti coloro che oggi dichiarano e commentano”. Così il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Grazie alle misure messe in atto dal Comune di Milano, il 2014 e il 2013 sono stati gli anni migliori di sempre in termini di giorni di superamento dei limiti europei di Pm10 (e il 2015 sarà il quarto migliore dal 2002). Tra il 2005 e il 2013, inoltre, c’è stata una riduzione del 4% di emissioni prodotte (passate da 7.418 a 6.948 kt di CO2), legata soprattutto alla riduzione delle emissioni nel settore trasporti (-22%). Questi importati risultati sono stati conseguiti grazie alle misure messe in campo dal Comune: con Area C si sono evitati in tre anni 25 milioni di transiti di auto nel centro città (-38% PM10 e -59% Black carbon); sono stati portati a 7.000 i mezzi in condivisione, con anche l’introduzione di bici e auto elettriche, che hanno contribuito a ridurre il numero di auto immatricolate in città (-38mila in 3 anni); si è investito molto nel potenziamento dei mezzi pubblici, è stata realizzata una nuova metropolitana, sono iniziati i lavori per la M4 (che consentirà un risparmio di 10.310 tonnellate di CO2 l’anno) ed è stata estesa a tutti i giorni la disponibilità dei bus notturni; sono stati piantati 50mila nuovi alberi e 10mila saranno messi a dimora in questa stagione agronomica (dal 2011 sono 3 milioni di mq in piú di verde urbano, oltre ai 13 nuovi parchi di oltre 10mila mq e alla nascita di 13 giardini condivisi); sono aumentate esponenzialmente le Zone 30 e le aree pedonali; grazie al potenziamento del teleriscaldamento, che oggi vede allacciati oltre 20 edifici pubblici e oltre 100mila appartamenti equivalenti (pari a 80 mq), solo nel 2014 si è evitata l’emissione di circa 4,3 tonnellate di polveri sottili, 84 mila tonnellate di CO2, 108,8 tonnellate di NOx, 39,5 tonnellate di SO2 e un consumo di 29 mila tep (tonnellate equivalenti di petrolio); sono stati sostituiti 140mila punti luce con lampade a Led, con un risparmio di consumi energetici del 52%. In questo contesto si inserisce la decisione di mettere in campo anche una misura emergenziale come quella del blocco della circolazione di auto e moto da domani, lunedí 28 dicembre, a mercoledí 30, dalle 10 alle 16. Una misura che si è resa necessaria data la situazione meteorologica attuale, che favorisce l’accumulo di polveri sottili nell’aria (a Milano non piove da oltre 50 giorni e le previsioni per i prossimi giorni sono purtroppo stazionarie). Tutte le deroghe e le strade escluse dal blocco sono dettagliate nell’ordinanza scaricabile qui: http://goo.gl/AMZD1i A questa misura emergenziale si accompagna, inoltre, l’incentivo per l’utilizzo del trasporto pubblico: fino al 31 dicembre compreso i cittadini potranno viaggiare con un solo biglietto ordinario da 1,50 euro (o tariffa extraurbana) a bordo di bus, tram, metro e tratta urbana del passante ferroviario per un numero illimitato di viaggi. Restano in vigore, infine, le misure anti-smog del Protocollo della Città Metropolitana: divieto di circolazione in tutto il territorio cittadino per i veicoli diesel Euro 3 senza filtro anti-particolato dalle ore 8.30 alle 18 se privati, dalle 7.30 alle 10 se commerciali, diminuzione di 1 grado centigrado delle temperature dell’aria degli edifici,  riduzione di 2 ore della durata di accensione degli impianti e richiesta agli esercizi commerciali di non fare uso dei dispositivi che consentono di tenere aperte le porte di accesso ai locali.

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