Manifestazione dei Vigili del Fuoco questa mattina davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. “Ci siamo rotti il casco” recita uno degli slogan della protesta. Molte le ragioni che hanno portato di nuovo in piazza i Vigili del Fuoco: “stipendi da fame (con il contratto scaduto dal 2009), organico ridotto all’osso (mancano più di 3500 uomini), mezzi vetusti e attrezzature ormai al collasso (si utilizzano mezzi con oltre 25 anni di vita)”. I Vigili bollano come irrisori gli stanziamenti per il rinnovo del contratto perché – affermano – sono previsti meno di 7 milioni di euro equivalenti in media a 8 euro lordi. Ma lamentano anche tagli per il rinnovo delle attrezzature e automezzi. Da anni, inoltre, i Vigili del Fuoco chiedono il riallineamento dei salari con le altre forze di polizia e il riconoscimento delle specificità lavorativa del corpo visti tutti i rischi che corre il personale chiamato a risolvere praticamente ogni tipo di emergenza. E al presidio nessuno nasconde il fatto che in caso di attacco terroristico, magari con armi non convenzionali (chimiche, batteriologiche o peggio) le condizioni di lavoro e i mezzi a disposizione rischierebbero di non garantire gli interventi del caso. In piazza oggi a Milano c’erano alcune centinaia di uomini aderenti al Comitato Vigili del Fuoco Milano.