Cgil: La Buona Scuola non paga i supplenti

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“Ma siamo in un Paese del diritto? A chiederselo è il segretario generale regionale della Flc Cgil della Lombardia Tobia Sertori che spiega: Centinaia di persone che hanno lavorato come supplenti da settembre nelle nostre scuole e che hanno assicurato le lezioni e il diritto allo studio ai nostri alunni/e non hanno ricevuto un euro di stipendio. E’ assurdo che il datore di lavoro che rappresenta e guida politicamente il nostro Paese non garantisca lo stipendio ai suoi dipendenti. Il Governo e i suoi ministri dell’Istruzione e dell’Economia dovrebbero vergognarsi di fronte a tale inadeguatezza e sfruttamento. Non ci sono giustificazioni! Questa è la “buona scuola” che non mette i soldi sui capitoli di spesa per pagare le lavoratrici e i lavoratori, che vieta di assumere nelle segreterie scolastiche persone che coprano le assenze di una o più unità di personale, che assume docenti di discipline diverse da quelle che le scuole hanno chiesto per il potenziamento dell’offerta formativa. E’ paradossale che si debba agire presso un giudice del lavoro per far riconoscere il diritto allo stipendio e far condannare il Ministero dell’Istruzione al pagamento di un lavoro svolto. Denunciamo all’opinione pubblica l’inefficienza del Governo, lo sfruttamento dei suoi dipendenti e la condizione della scuola reale che è ben diversa da quella degli slogan mediatici propagandistici.
Se la scuola funziona nonostante tutto, è per la serietà, la professionalità, il lavoro e la passione di tutto il personale che ogni giorno varca i cancelli e accoglie gli alunni e le alunne.A loro, conclude Sertori, ai docenti, ai non docenti e ai dirigenti scolastici, tutta la società dovrebbe rivolgere un grazie!” (agiellenews.it)

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