Addio ALLAN HOLDSWORTH, magnifico indimenticabile virtuoso della chitarra

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ALLAN HOLDSWORTH, indimenticabile virtuoso della chitarra jazz rock ci ha lasciati oggi 16 Aprile 2017. Si è spento nella sua casa in California. Aveva 70 anni.

A diffondere la triste notizia poco fa è stata la figlia Louise tramite Facebook in un accorato post: “Col peso sul cuore diamo la sconvolgente notizia della scomparsa improvvisa del mio adorato papà… Siamo ancora sotto choc. Chiediamo che venga rispettata la nostra privacy in questo momento di immenso dolore… Il mondo della musica perde un brillante genio ma noi abbiamo perso un membro della nostra famiglia, padre e nonno indimenticabile. Non appena avremo dettagli sulla cerimonia funebre aperta al pubblico li renderemo noti e chiunque volesse partecipare per celebrare la memoria del nostro caro Allan sarà il benvenuto”.

Nato in Inghilterra il 6 Agosto 1946, a Bradfordinizia da bambino con la musica classica suonando dapprima il violino e poi passando alla chitarra a 17 anni. Nonostante la scoperta tardiva, grazie alla sua vibrante passione per la sei corde e al suo talento sconfinato brucia in fretta moltissime tappe. Arrivato alla notorietà con la prog band ‘Igginbottom nel 1969, Allan Holdsworth si ritrova di lì a poco a lavorare con nomi illustri del panorama musicale inglese quali Soft Machine, Tony Williams’ Lifetime, Gong, Jean-Luc Ponty e Bill Bruford. È stato membro originale degli U.K. (in cui militò anche John Wetton, purtroppo anche lui scomparso poco tempo fa). La sua ampia carriera solista è esplorata nel dettaglio nell’opera The Man Who Changed Guitar Forever!” (Manifesto Records, 2017), un cofanetto antologico esemplare che già dal titolo presenta puntualmente la rilevanza che il suo stile chitarristico e il suo genio innovativo hanno avuto nella storia del prog, jazz e rock, con quel virtuosismo innegabile che però non ha mai perso di vista il gusto né l’eleganza. È universalmente riconosciuto tra i padri della fusion e anche un pioniere della chitarra sintetizzata: il suo istinto innato verso la sperimentazione lo ha sempre mantenuto un passo avanti e quell’indole non si è mai spenta nell’arco dell’intera sua carriera. Come chitarrista è annoverato tra le maggiori influenze di leggende quali Frank Zappa, Eddie Van Halen, Steve LukatherJoe Satriani, Steve Vai, Jeff BeckAlex Lifeson e John Petrucci.

L’amico (e collega di caratura internazionale) John McLaughlin (Mahavishnu Orchestra) lo ha così descritto, in una sintesi perfettamente emblematica della portata del suo valore artistico: Ruberei tutto ad Allan, se solo riuscissi finalmente a decifrare cosa diavolo fa e come lo fa!”.

Holdsworth stava lavorando proprio negli ultimi mesi ad un nuovo album di prossima uscita…

 

 

 

 

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